piombo e sangue - Red Harvest

Un libro che mantiene le promesse del titolo.
Tutto ciò che non è scarno accadimento è virtualmente cancellato dalla scritura nervosa di Dashiell Hammett: non ci sono dissertazioni a spiegare le cause prime dello svolgersi della trama, non c'è spreco di parole che creino suspence in attesa dello smascheramento di un assassino, non ci sono dettagli a descrivere luoghi o persone, sbozzati con tratti spezzati quando non macchiettistici.
Particolare ancora più sorprendente di questa scrittura anomala, il protagonista non rivela mai il suo nome per tutta la durata della narrazione, rimanendo semplicemente un "Continental Op" (OPerator) dell'Agenzia Continentale di Investigazioni.
Con questo Red Harvest e altri scritti simili Hammett ha creato l'Hard Boiled, il prodotto di genere per antonomasia con epigoni illustri; tolto questo indubbio merito, ho trovato Piombo e Sangue un affastellamento faticoso di assassinii, in cui non si vede né uno scopo malevolo né un fine superiore, privo di leggerezza e di ironia. La poetica dell'autore si potrebbe riassumere con: "Non ci deve essere tempo per pensare. Se l'azione si ferma, fai entrare un personaggio con una pistola spianata e fallo sparare". L'azione frenetica degli Op è quasi ingenua, non paragonabile ai cieli lividi di Ellroy né all'umorismo furbetto di personaggi pur minori come Donald Lam.

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