non buttiamoci giù

Incipit interessante, in questo libro di Hornby (About a Boy, High Fidelity): quattro persone si ritrovano la sera di Capodanno sull'orlo di un cornicione per metter fine ai loro giorni, ma iniziando a parlare cambiano idea e scoprono quanto il loro gesto fosse motivato da un grande attaccamento alla vita.

Ognuno dei quattro prende a turno la parola e conduce la narrazione dal suo punto di vista, con l'adattamento stilistico del caso: fraseggio forbito per il presentatore televisivo di grido, slang da strada per la ribelle, dissennata figlia del viceministro dell'istruzione, lessico povero per il musicista fallito, linguaggio poco appariscente e consecutio traballante per la madre single di un ragazzo disabile.

Purtroppo il ritmo non è mantenuto per tutto il romanzo, che verso la metà comincia a mostrare qualche crepa di impostazione e, in chiusura, lascia una sensazione di sospensione e incompletezzza. Buona prova di humour.

Commenti

  1. Io l'ho preso in prestito in biblioteca, e come al solito è rimasto lì, sul "comodino", per tutto il mese.
    Ho letto altrove del libro, e si dice la stessa cosa: verso la metà cambia un pò.
    Saluti.

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