Lisbona - parte prima

Ero già stata in questa città circa dieci anni or sono, e non la ricordavo così attraente. C'è un profumo di vita nell'aria, di spezie, di fiori in boccio, di pesce alla griglia, che sorprende: nella metropolitana di Torino non si sente alcun odore, tutto è filtrato e sterilizzato, a Parigi e a Londra le tubes odorano di smog e di ascelle sudate, piedi non lavati e fiato d'ubriachi, a Roma l'aria del metrò è un'istigazione darwiniana a sopravvivere in assenza di ossigeno. Che ci crediate o no, a Marques de Pombal la metropolitana sa di baccalà fritto.

Il primo giorno di vacanza è stato meravigliosamente disorganizzato. Recatici a Belèm, abbiamo trovato chiusi sia la torre che il Mosteiro de los Jeronimos, ma ci siamo rifiugiati un una pastreleria superba e antichissima dove, circondati di azuleios, abbiamo fatto incetta di pasteis alla cannella. Nel pomeriggio siamo saliti sul tram giusto nella direzione sbagliata e invece di visitare il castello di San Giorgio abbiamo scoperto la Lisbona borghese di Estrela, con la sua basilica e il Parlamento, di cui la guida non fa neppure menzione.

Ma adesso è ora di prepararsi per la sera... sono stufa di sentire profumo di pesce, ora voglio assaggiarne il sapore.

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