In amore niente regole



Doodge è il capitano di una piccola e scalcagnata squadra di football, gioco che a cavallo tra le due guerre inizia ad avere visibilità e successo; il team sembra trovare un nuovo impulso dal giovane Carter, buon giocatore noto alla folla come eroe di guerra. Ciò che il pubblico ignora è che l'atto eroico per cui è diventato famoso non è mai accaduto, ma una giornalista inviata a curiosare sulla nuova stella lo scopre, dopo aver fatto invaghire di sé entrambi i giocatori.

Tutto giocato sul battibecco, il film si inserisce nel filone della commedia sentimentale sofisticata, ma, senza tradire i valori patriottici di lealtà e amicizia, aspira anche a una critica alle crepe della democrazia americana. George Clooney è un regista interessante, oltre che un attore bello e gigione, e Renée Zellweger è un'ottima attrice con delle gambe perfette; qualche scena merita un plauso per umorismo e fattura (su tutte la rissa nel bar clandestino -siamo in pieno Proibizionismo- che termina con tutti i partecipanti amici, picchiati e felici, con un bel bicchiere di birra in mano). Perché allora In amore niente regole non mi ha convinto fino in fondo?

Commenti

  1. è un bel film, no doubt about this; ambiente storico ben ricostruito, bella colonna sonora, il fascino dello sport quasi-dilettantistico...
    però (concordo con te) è un po' troppo sdolcinato; a parte che si capisce subito come va a finire, gli interpreti sono troppo "carini", troppo ben disegnati: POSSIBILE CHE TUTTI SIANO BEN RASATI e che la ZELLcomesichiama anche quando si sveglia la mattina sia fresca come una rosa GIA' TRUCCATA E PETTINATA (le donne che conosco io si svegliano con i capelli spiegazzati e gli occhi pesti e anch'io -quando mi guardo allo specchio- sono adatto per un film dell'orrore)

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