Ile-de-France


Parigi è una città meravigliosa, ricca e internazionale, facile da visitare e di gran classe; queste sue qualità spesso hanno messo un po' in ombra i suoi dintorni, come accade a tante metropoli e luoghi d'arte. La regione che la ospita è l'Ile-de-France, tra le più prosperose dell'Europa, piena di coltivazioni intensive e all'avanguardia e di eredità di un passato glorioso.
Originaria sede della dinastia Capetingia e blasonata dal celebre giglio dorato in campo azzurro, che rimarrà nei secoli l'emblema dei reali francesi, è anche una delle aree a più alta concentrazione di castelli, palazzi e ville nobiliari, al punto da competere alla pari con la Loira.
Particolarmente interessante in questo senso è il distretto d'Yvelines: se Versailles oscura al turista frettoloso il resto delle altre bellezze meno pubblicizzate, è vero anche che ci sono ben cinque altre "cittadine reali" che possono vantare regge e casini di caccia molto ben ristrutturati, con parchi prestigiosi, come Rambouillet, Breteuil, Maisons-Lafitte, Thoiry.
Completano il quadro due appuntamenti importanti con la storia: la fortezza della Madeleine, nella Valle della Chevreuse, cuore pulsante della Guerra dei Cento Anni, e le rovine di Port-Royal (l'abbazia è ormai distrutta, restano i granai), ove operò la sorella di Pascal e studiò Racine, e ora dimostrazione ennesima che pestare i piedi del Re Sole di turno produce disgrazie, anche per i giansenisti che fidano solo nella Grazia.
Insomma, un'oasi in cui trovare rifugio dalla vita moderna, tuffandosi in un passato ancora fragrante di filosofia.
Abbiamo alloggiato per l'occasione in un adorabile bed & breakfast allestito in un'antica casa di pietra tipica della zona; quattro stanze a tema che il proprietario adorna con mobili originali giunti un po' da tutto il mondo, in prossima espansione. Le camere sono piccole, ma pulite, con bagno privato e wi-fi (all'ingresso si legge un cartello con l'esilarante avviso "eau, gas et wi-fi à tous les étages", come si leggeva sulle antiche case altoborghesi parigine all'inizio del Novecento -senza wi-fi, bien sure).
Il cortile, ampio e arredato di comode sdraio, è sede di stravaganze arboree, come palme, ulivi e piume di pampa, curiosamente fuori luogo e ciononostante pieni di salute. Meravigliosa veranda da colazione, con pareti trasparenti. Per seguire le nostre orme, lo trovate a Magny Les Hameaux, questo il sito: www.petit-nailly.com.

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