Beautiful Darkness - La diciassettesima luna

Lena Duchannes si sente incompresa, sola, disconnessa dai suoi coetanei. Passa le sue giornate a scrivere poesie su un quaderno a spirale e ha difficoltà a gestire sul piano fisico la relazione intrapresa con un suo coetaneo. Insomma, una comune sedicenne, magari un po' più colta della media, non integrata nel gruppo delle compagne sportive/superficiali/abbronzate e un po' sciacquette.
Complicano gli eventi i suoi enormi poteri paranormali, pretesto per rendere dark & cool un'adolescente introversa.
Il secondo volume è meno frizzante del primo, soprattutto perché non riserva grandi sorprese: struttura replicata da New Moon (Twilight saga), parte centrale con peripezie di un terzetto ricalcato sul blocco Harry Potter-Hermione-Ron, persino un omaggio al Tom Sayer di Twain (quando il protagonista penetra le oscure gallerie con la ragazza dalla trecce bionde).
Se la trama non è superlativa, la scrittura regge decorosamente; per quanto riguarda i personaggi, a fronte di una new entry un po' noiosetta (l'incrocio tra Hermione Granger e Jacob Black non è riuscitissimo), approfondiamo un po' la conoscenza dei due migliori attori non protagonisti, le spalle semicomiche Link e Ridley, contraltare più scanzonato alla coppia Lena-Ethan, resi più opachi da un attacco di musonite subacuta. Speriamo passi...

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