Soul Kitchen
Zinos è un ragazzone greco con la lombalgia cronica, un fratello che entra ed esce di prigione e un ristorante
a dir poco scalcagnato ad Amburgo. Il Soul Kitchen è un locale dove si servono solo patate fritte e cibi decongelati, fino a che un cuoco-lanciatore di coltelli non si unisce allo spensierato gruppo e rivoluziona l'allure del posto, su cui mettono gli occhi alcuni speculatori.
Commedia fracassona a metà tra Il mio grosso grasso matrimonio greco e Ricette d'amore, la multiculturalità è la sua cifra stilistica, sottolineata dalla colonna sonora coloratissima, cavallo di battaglia dell'insieme. E' divertente, corale e molto ben girata, a basso costo ma senza sciatteria. I protagonisti sono simpatici e ci si affeziona loro facilmente, ma di qui a venderlo come l'opera di genio pubblicizzata da qualche dizionario di cinema nostrano mi sembra che ci sia un salto inspiegato. Molto apprezzato in sede Festival a Venezia, dove si è aggiudicato nel 2009 il Leone d'Oro e il Gran Premio della Giuria.
La regia è del tedesco di origine turca Fatih Akin. Ai tempi m'è sfuggito, adesso lo metto in lista di recupero.
RispondiEliminaUn fondamentale degli ultimi anni, nient'altro da dire.
RispondiEliminafondamentale non saprei... è grazioso, però!
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