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Visualizzazione dei post da luglio, 2013

30 giorni di... giorno 9. Il tuo fetish

Si intenda qui quel topos grafico che ci rende irresistibile un personaggio/situazione. Onestamente non saprei, potrei dire i capelli ricci o gli occhi con l'angolino (CLAMP-style, per intenderci), ma la verità è che il fumetto non mi prende se il tratto nel suo insieme non mi convince e -ancor di più- se non mi attrae la sceneggiatura.  Augh.

Rob Roy

Come avevo già capito dopo aver letto Ivanhoe, il nome che dà il titolo ai libri di Walter Scott non è il vero protagonista della vicenda. Francis lo è piuttosto, un ragazzo col bernoccolo del poeta che, inviato dal padre inglese a studiare economia in Francia, si è invece dedicato all'approfondimento delle rime. Quando il padre scopre questo attaccamento frivolo, lo spedisce nel Northumberland da suo fratello, signorotto cattolico rozzo e fiero pieno di figli zotici, salvo l'anche troppo raffinato Rashleigh, e zio di una splendida e indipendente ragazza. Ella, Diana Vernon, non tarda a catturare le attenzioni di Francis, da cui è tuttavia divisa per religione e credo politico (essendo lui protestante e filo-inglese, mentre lei è cattolica e sostiene i Giacobiti). Quando Rashleigh scappa col bottino, dopo un doppio tradimento al re inglese e ai Giacobiti, Francis è costretto a inseguirlo per mezza Scozia, dove incontra a più riprese Rob Roy, ambigua figura a metà tra masca

30 gioni di... giorno 8. Un insegnamento che ti è stato impartito da un manga/anime

Ne ho trovati tantissimi, in ogni tipo di manga. Spesso il problema dei manga è che ci tengono anche troppo a riempire tutto di lezioncine più o meno moralizzanti. Tra le perle migliori vorrei citare queste tre: -contrariamente ad ogni possibile buon senso, il desiderio di ogni cellula è di diventare due (l'ha detto un premio Nobel, ma Ashura-O di RG Veda pensa di sicuro la stessa cosa); -chi è pronto a morire è sempre forte, lo può sconfiggere chi conosca il vero valore della vita (Rayearth II) -quando qualcuno ti manifesta il suo amore, non è mai un problema di sesso (intendendo genere ), ma se rispondere o no a questo sentimento (parola di Kaoru, Caro Fratello ). Poi c'è un insegnamento fondamentale che ho tratto da una serie non nipponica, e neppure disegnata. Trattasi della meravigliosa prima serie di ER , in cui il chirurgo di grido rivela all'adorabile novellino (il Dr. Carter) una verità mai abbastanza sottolineata: un medico non mangia quando l'o

L'amico di famiglia

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Geremia è sarto, ma il suo atelier gli serve soprattutto a coprire il suo secondo, più remunerativo impiego. E' usuraio, e per spiegare la sua presenza in casa spesso i suoi clienti lo definiscono "un amico di famiglia". In effetti ogni cosa in lui è profondamente repellente, dall'aspetto grottesco, alla scarsa igiene, alle manie ridicole (come la fascia che usa per la cefalea, che in Giappone usano per scacciare gli spiriti maligni). Un giorno i suoi servigi sono richiesti dalla famiglia di Rosalba per finanziare il suo matrimonio, e lo strozzino è fulminato dalla bellezza dell'altera sposa, che gli si offre per avere una riduzione sul tasso di interesse. Poco dopo a Geremia è proposto un affare insolito, per una somma per lui favolosa; si tratta però di avanzare un milione di Euro, tutti i suoi averi. Contro il parere dei suoi amici e della vecchia madre invalida, che gli ricorda come lui non sia capace di trattare una tale operazione (mentre suo padre, lui sì

30 giorni di... giorno 7. Il primo gadget che hai comprato su una serie

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Gadget sempre pochi, però quando ero piccola mi regalavano spesso le miniature dei Puffi, che erano bellissime. Invece il primo (e unico) gadget che ricordo di aver comprato io è una miniatura deformed di Sailor Mercury, recuperata in edicola quando ero alle medie, insieme all'album di figurine Panini delle Sailor. La Mercury, Ami per gli amici, era la mia preferita: carina, ma non bellissima, studiosa e fattiva. Praticamente, alla domanda del giorno 4, se non ci fosse stata Tamaki, mi sarebbe toccato dire Ami Mizuno.

30 giorni di... giorno 6. Il personaggio che ami sulla carta ma che detesteresti nel mondo reale

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Senza troppo indugio, Rin Kobayashi di Proteggi La mia Terra. Il bambinetto sulla carta è strepitoso: a sette anni i scopre pieno di poteri ESP e si ricorda tuta la sua angosciante vita passata, va fuori di testa quel tanto che basta ad inventarsi un piano complicatissimo e matura l'intenzione di sposare in ogni modo il suo amore transuranico. Nella realtà, la prima volta che becchi questo moccioso saputello, spostato, calcolatore e crudele, la prima reazione è di riempirlo di schiaffi finché non viene a interromperti il Telefono Azzurro. Rin è vittima del tipico ragionamento distorto per cui il fatto di aver attraversato grandi ingiustizie e sofferenze automaticamente consente di vendicarsi dei torti subiti sugli astanti, innocenti e non. Insomma, non solo è antipatico e inquietante, ma anche una mina vagante e squilibrato mica da ridere.

30 giorni di... Giorno 5. Il personaggio che non vorresti mai e poi mai essere.

Quasi tutti quelli dei manga, in fondo.  Io adoro l'estremo esotismo di queste storie, ma la componente di malinconia che intride praticamente tutti i personaggi più interessanti non mi fa venire voglia di ripercorrerne le sorti.  Che dire della buona e brava Minami Asakura, così tosta sotto quel velo di brava ragazza? Col migliore amico morto e innamorata del di lui fratello gemello, ora preda dei sensi di colpa! E vogliamo parlare delle squilibrate eroine della Ikeda, da Oscar a Saint Just la suicida a Kaoru la malata terminale a Julius, assassina costretta alla menzogna fin dalla nascita? Lasciamo stare anche tutto il gruppo di Proteggi la mia terra, condannato a ripercorrere i propri errori ed espiarli nella loro seconda vita, e di RG Veda, destinato alla mattanza come i tonni... Insomma, sulla carta va tutto bene, ma la vita reale è un'altra cosa :)

30 giorni di... Giorno 4. Il personaggio che vorresti essere per un giorno.

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Come dice giustamente Acalia, dipende molto dal giorno che scegli nella vita del personaggio: essere Lady Oscar il giorno che le sparano non deve essere una meraviglia. In molti casi i personaggi in cui mi identifico di più e di cui vestirei meglio i panni sono dei coprotagonisti o degli elementi secondari, mi sembra che dal loro punto di vista la visuale spazi meglio. E in effetti, il primo personaggio che mi viene in mente per rispondere alla domanda non è Oscar, come si potrebbe pensare, che in fondo ha un serio disturbo di personalità ed è un'infelice cronica, ma Tamaki di Una ragazza alla moda . Bella, colta e intelligente, anche quando si vede soffiare l'amore della sua adolescenza non si arrende all'ira o alla grettezza, ma si ricostruisce una vita ancora più interessante. Lei è la ragazza davvero al passo coi tempi, o forse ancora più avanti, che non si copre di ridicolo ma veste con capi che ricordano Chanel (coeva!), discute con letterati e filosofi alla par

30 giorni di... Giorno 3. Il titolo che hai continuato a leggere solo per testardaggine, anche se non ti piaceva.

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In generale io faccio valere i diritti del lettore secondo Pennac, ovvero -tra le altre cose- mi riservo il diritto di interrompere quando mi pare una lettura che non mi piace e la mia testardaggine è di solito più volta a tormentare il mio prossimo che non me stessa. Ci sono naturalmente le eccezioni ad ogni regola, e in questo caso stiamo parlando di Capitan Harlock. L'idea di base mi piaceva molto, ma il disegno molto ostico e una certa inconcludenza dell'assunto di fondo hanno attentato alla mia assiduità e perseveranza. Alla fine ho portato a termine la serie, anche perché di soli cinque volumi (e ripeto: dopo inizio ottimo, non si capisce dove andiamo a parare, mi è rimasto questo senso di qualcosa di sprecato). Una cosa che succede più spesso è che io interrompa la serie e la riprenda dopo molto tempo, scoprendo che poi mi piaceva, o perlomeno non mi dispiaceva tanto. Tra i fumetti, Mars appartiene a questo gruppo, e infatti possiedo solo i primi cinque volumi,

30 giorni di... Giorno 2. Il titolo che più rileggi/rivedi con piacere

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Nonostante la mia passione per i manga, il titolo in questione è tutto italiano. Sto parlando di Corto Maltese, il fumetto più poetico, colto, onirico, elegante, interessante e suggestivo mai prodotto nello stivale, e su questo punto non temo smentita. Se dovessi proprio specificare, ci metto a pari merito Favola di Venezia e Corte Sconta detta Arcana, ma anche La Casa Dorata di Samarcanda. In realtà, cosa piuttosto rara per un fumetto italiano, i ventinove racconti di Pratt hanno una sequenza temporale netta in cui è facilmente riconoscibile una "super"trama oltre che una maturazione del personaggio e del tratto.  Di Corto non ci si può stancare, perché il suo fascino è irresistibile: è bellissimo, arguto, corretto, gentiluomo, leale e un po' perdente ma non arreso (infatti, non soddisfatto della sua linea della fortuna, prese il rasoio del padre e se la ridisegnò). Insomma, l'uomo che nessuna si sognerebbe di sposare, ma con cui tutte abbiamo sognato un

30 giorni di... Giorno 1. Il titolo che ti riporta alla tua infanzia.

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Ho iniziato a leggere manga alle medie. Mi riporta invece alla mia infanzia un fumetto di Titti, ormai ridotto a brandelli ma religiosamente conservato in ua bustina trasparente, che mio papà mi leggeva prima ancora che imparassi da sola (ed è tutto dire, perché ho imparato abbastanza presto, ero troppo curiosa). Pare che lo sapessi a memoria e lo correggessi se per caso saltava qualche vignetta. Dovevo essere una bimba abbastanza noiosetta, ma i miei mi sopportavano con buona grazia! Titti mi piaceva un sacco, perché è agile, leggero, ha un bellisimo colore e soprattutto l'ha sempre vinta! I perdenti cronici, tipo Paperino per intenderci, non sono mai stati in cima alle mie simpatie fumettistiche/letterarie. Inoltre quella peste di canarino, sotto l'aria da adorabile uccellino indifeso, ha una punta di cattiveria troppo divertente!

30 giorni di Anime, Manga et cetera

Ogni estate vuole il suo tormentone, e io scelgo il lung(hissim)o meme di Acalia Fenders, di cui potete leggere in originale  qui . In sostanza, trenta post, non necessariamente in giorni consecutivi -datemi un po' di respiro ogni tanto!- in cui si risponderà a queste domande, relative prevalentemente ad Anime e Manga, ma anche a libri, comics e film/serie tv: Giorno 01 - Il titolo che ti riporta alla tua infanzia Giorno 02 - Il titolo che più riguardi\rileggi con piacere Giorno 03 - Il titolo che ha visto\letto fino alla fine solo per testardaggine, anche se non ti piace Giorno 04 - Il personaggio che vorresti essere per un giorno Giorno 05 - Il personaggio che non vorresti mai e poi mai essere Giorno 06 - Il personaggio che ami sulla carta ma che detesteresti nel mondo reale Giorno 07 - Il primo gadget che hai mai comprato su una serie (o un film) Giorno 08 - Un insegnamento che ti è stato impartito da un manga\anime Giorno 09 - Il tuo fetish Giorno 10 - I

Gioventù Bruciata

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Quando un film diventa un cult , e lo rimane per sessant'anni, di solito c'è un perché: l'esame del tempo è sempre quello più impietoso.  Gioventù Bruciata racconta di una generazione che ha difficoltà a conciliare i rapporti familiari rigidi, il desiderio di autenticità tipico dell'adolescenza e la perdita dell'innocenza dell'era post-seconda guerra mondiale. Insomma, siamo dalle parti del Giovane Holden, ma i protagonisti qui sono tre. C'è Jim Stark, James Dean, che cerca una figura maschile forte in cui identificarsi, e  rimprovera al padre la sua estrema sottomissione, che gli impedisce di difendere il suo onore; c'è Judy, la ragazza sensibile ma attira-guai (N. Wood) che i genitori non sopportano; c'è Plato (Sal Mineo), il ragazzo fragile, abbandonato dai genitori con una tata e un sacco di soldi. Una sera i tre si conoscono in guardiola: Jim si innamora di Judy, Plato stringe con Jim un'amicizia che sconfina nell'adorazione (am

News

Eccomi di ritorno! Sono stata via un mesetto buono per dedicarmi agli ultimi preparativi del matrimonio e partire poi per un breve ma meraviglioso viaggio di nozze. Purtroppo il lavoro chiama già, e sono di nuovo qui per qualche settimana. Nel frattempo mi faccio un pochino di pubblicità, segnalandovi la nascita del mio terzo blog, che trovate  QUI Sarà un diario dei viaggi, grandi e piccoli, che farò: vorrei mettere insieme impressioni, quadretti più o meno idillici, momenti buffi, ma anche indirizzi utili, suggerimenti e cose da fare in giro per il mondo, dalla visita della Venaria Reale allo snorkeling in bianco e nero dell'Oceano Indiano. Venite a spasso con me!