30 giorni di... giorno 23. Il titolo che in questo momento ti prende particolarmente.
Ce ne sono due, uno vecchio che ho appena recuperato e uno di uscita relativamente recente.
Il primo è Maison Ikkoku, di cui ho appena acquisito i primi venti volumi-sottiletta, e che mi piace molto con le sua gaga un po' ripetitive ma sempre divertenti (per lo stile di scrittura vedi un po' quello che avevo scritto per Ranma 1/2). Ha di buono che offre uno scorcio abbastanza realistico, tolte le evidenti e divertenti stupidate, della vita quotidiana in Giappone negli anni Ottanta. Cosa si mangiava, come si viveva, la struttura scolastica che seleziona fin dall'infanzia e condizionava pesantemente la riuscita futura, il desiderio delle donne di sposarsi e ritirarsi dal lavoro. I disegni sono un po' quello che sono, ma c'è decisamente di peggio in giro e la pagina bella piena tiene bene compagnia senza darti l'idea di aver speso dei soldi a vuoto. E poi l'eterno triangolo Godai-kun-Amministratrice-Mitaka-san resterà alla storia.
L'uscita recente è una pubblicazione ancora in corso che si intitola I giorni della Sposa. Amira è una donna non più giovane, almeno per gli standard del medio evo caucasico, data in sposa ad un dodicenne quando ha già vent'anni. La sua integrazione nella nuova famiglia e il tenero amore per questo marito-bambino (molto più gentiluomo di tanti altri protagonisti e sicuramente molto più maturo di Godai-kun) per ora fanno gran parte della storia, che non ho ben capito dove andrà a parare, anche perché l'autrice compone tavole meravigliose per disegno e dettaglio, ma è lenta come la quaresima e tira fuori un volume all'anno.
Ho letto il primo volume de "I giorni della sposa". I disegni sono stupendi, ma la mia lettura si ferma qui perché la trama non mi ha particolarmente colpita, se non in senso negativo.
RispondiEliminauh, mi dispiace. Più che altro è un manga "d'atmosfera".
RispondiElimina