The Avengers: Age of Ultron

Di J.Whedon, con R.Downey Jr, M.Ruffalo, C.Evans, S.Johannson, C.Hemsworth (etc!). 2015

Continuano le avventure dei Vendicatori, stavolta alle prese con un pasticciaccio creato direttamente da Tony Stark che, colto da depressione psicotica acuta, vuole progettare un nuovo difensore A.I. Essendo frutto della mente di due geni (Stark e il dr Banner) il pasticciaccio è naturalmente complesso da gestire, poiché fatto piuttosto bene.

Il secondo film della nuova serie blockbuster Marvel non delude completamente, ma soffre un po' delle alte aspettative che il primo aveva creato. Se l'alchimia tra i protagonisti funziona sempre bene, e gli attori si divertono chiaramente un mondo a dare vita alle manie e idiosincrasie dei loro personaggi, la sceneggiatura è un po' confusa. Passi ancora l'approccio semplicistico riservato all'intelligenza artificiale (che è chiaramente bacata e dunque cattiva, e "viaggia su internet"), ma alcuni passaggi sono proprio di ostica comprensione per chi non è abituale lettore di comics.

Del resto, non è grave: il punto focale della pellicola è di riconfermarsi un divertissement fracassone e chiassoso, pieno di effetti speciali (bellissimi) e di attori che siano una gioia per gli occhi (e lo sono dal primo all'ultimo). Dal baraccone emergono stavolta la Vedova Nera, occupata in una rivisitazione de La bella e la Bestia, e OcchiodiFalco, che a sorpresa tiene famiglia. Si, vabbe', e allora? verrebbe da dire. Con sorpresa, però, si scopre di essersi rapidamente affezionati a queste figure un po' di secondo piano, affettivamente più abbordabili rispetto al monolitico Thor, per esempio (non so se si capisce, ma lui per me potrebbe anche non esistere e il risultato sarebbe lo stesso).
Peccato, in questa dinamica personaggiocentrica, non aver goduto almeno di un breve cammeo di Pepper Pott, la fidanzata di supereroe migliore della storia del fumetto. 


Potrà sembrare un controsenso, ma in un mondo ideale il risultato sarebbe stato migliore se, con coraggio, si fossero fatte scelte meno roboanti e più intimiste: basta notare che le scene migliori sono quelle ironiche e disimpegnate in cui i Vendicatori si fanno gioco di Thor (che almeno ha così un'utilità), in cui curiosiamo nella vita privata di questo e quello, in cui vediamo i due scienziati Stark e Banner lavorare insieme (in una scena che sembra un omaggio ad HAL di 2001, mentre creano Ultron). Peccato che rispetto al primo capitolo l'umorismo sia diminuito. 

E a parte tutto il resto, ma quanto è bello il forte di Bard?? Viva l'Italia!

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