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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

Ex Machina

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Di A.Garland, con D.Gleeson, O.Isaak, A.Vikander. 2014 Caleb, giovane informatico talentuoso, viene "invitato" dal grande capo dell'azienda per cui lavora (una specie di Google) per una settimana nella sua casa isolatissima e segretissima, dove potrà vedere le più recenti fatiche del suo idolo. Questi gli propone di condurre un "test di Turing modificato", e chiacchierare per più giorni con un AI di sua invenzione, per capire come una sensibilità umana percepisce la macchina e viceversa. Ieri abbiamo rivisitato un classico della SF dura e pura, con le apparecchiature innovative, gli effetti speciali che datano, l'azione a tutti i costi, il risvolto filosofico e le ascendenze letterarie. Mi sono detta che oggi mi potevo occupare di come NON si fa un film di fantascienza. Meglio, di come NON si fa un film. L'estetica un po' patinata va bene, la Vikander è bella, gli effetti speciali sono ottimi (insomma, tutto il contrario di Total Reca

Total Recall - Atto di forza

Di P.Verhoeven, con A.Schwarzenegger, S.Stone, R.Cox. 1990 Douglas di professione spacca pietre, ha una bella moglie bionda e di notte fa strani sogni di una vita a lui estranea, su Marte, con una bella mora a lui ignota e un lavoro pericoloso. Frustrato da questi incubi (in cui muore molto male, peraltro), finisce per convincersi a farsi impiantare una bella memoria di un viaggio esotico su Marte, in qualità di agente segreto, e scopre che i suoi ricordi sono già stati pesantemente manipolati. Guardando oggi questo film, mi rendo conto di quanto fossero orribili i vestiti e le capigliature della fine degli anni Ottanta, e cosa fosse un buon film di fantascienza, ben girato, con un po' di ambizioni filosofiche ma non troppe e dell'azione vera. Stupisce anche il livello di violenza, grafica, grottesca, irreale e spudoratamente divertente, ma non so se sia legata al periodo storico o al regista, che non è mai stato per l'understatement quando si tratta di spargere sangue

Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet

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Di J.P. Jeunet, con H.Bonham Carter, K.Catlett, J.Davis, 2013 TS è un ragazzino spaesato, dolce, genio delle scienze applicate, con un padre cowboy, una madre entomologa, una sorella aspirante Miss America e un gemello eterozigote meno intellettuale e più dinamico (anche troppo, come si vedrà). Viene contattato dallo Smithsonian per ricevere un premio per un'invenzione e lui, mentendo sulla sua età e famiglia, parte da solo e attraversa mezzo continente dal Montana fino a Washington... Tutto in questo film di Jeunet grida "FIABA!", dai colori pastello sovrassaturi, alle capacità matematico-fisiche del protagonista, passando per le curiose occupazioni ed inclinazioni dei genitori, che sembrano in apparenza tanto diversi ma che in fondo hanno ben tre figli insieme e sono fortemente legati fra loro. Che cosa turba tanto il giovane Spivet in questa famiglia apparentemente coesa e positiva, degna del Mulino bianco? Il regista si concede una descrizione degli U

Cenerentola

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Di K.Branagh, con L.James, C.Blanchett, H.B.Carter. 2015 Ella, dopo un'infanzia felice, perde prima la madre e poi il padre e si ritrova in balia di matrigna e sorellastre.Ma che devo scrivere, il riassunto di Cenerentola??? Ero assai maldisposta verso questa trasposizione live-action del grande classico Disney e l'esperienza del terrificante (in senso dispregiativo)  Alice in Wonderland  aveva raffreddato i pochi ardori suscitati dai nomi di Blanchett e Branagh.  Oltretutto, a differenza dei più,  Thor  non mi aveva molto soddisfatto, quindi anche verso il caro Kenneth nutrivo una certa diffidenza, anche perché Cenerentola è uno dei miei Disney preferiti in assoluto.  I sogni son desideri  resterà per sempre inciso nella mia memoria, e non avevo voglia di svilire i miei ricordi giovanili. Recentemente, ho avuto modo di ricredermi e correggere i miei pregiudizi, poiché il film del 2015 vale davvero la pena di esser visto! Aggiunge qualcosa alla storia, dando profon

Boomstick award 2017

Con i miei soliti tempi di reazione da quando il blog ha riaperto i battenti, ecco il post con cui mi vanto e mi pregio di aver ricevuto da Kukuviza di CineCivetta un premio! La cosa incredibile è che K mi paragona a Pascal!! Direi un dio olimpico, ma il caro Blaise era cosi' cattolico fino al midollo che potrebbe prendersela, anche se non era privo di umorismo. Voici il regolamento : 1 – I premiati sono 7. non uno di più, non uno di meno. non sono previste menzioni d’onore 2 – I post con cui viene presentato il premio non devono contenere giustificazioni di sorta da parte del premiante riservate agli esclusi a mo’ di consolazione 3 – I premi vanno motivati. non occorre una tesi di laurea. e sufficiente addurre un pretesto, o più di uno, se ne avete 4 – È vietato riscrivere le regole. dovete limitarvi a copiarle, così come io le ho concepite Chi premio? Chi premio? ormai leggo cosi' poco, quindi vi beccate una lista già sentita, ma tant'è! -CineCivetta : divertente

Coco

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Pixar, di Unkrich e Molina, 2017 Visto in sala 2 al Reposi: poltrone comode, sala piuttosto piccola e pulita. Preceduto da un lunghissimo e noioso (insulso, direi) corto Disney sul Natale di Olaf. Dimenticabile. Miguel vorrebbe divenire musicista ma la sua famiglia, un matriarcato messicano votato alla calzoleria, si oppone fieramente a causa di una vecchia bega: la sua trisavola fu abbandonata dal marito per la musica e si ritrovo' sola a dover crescere una figlia e a mandare avanti la baracca. Convintosi di esser discendente del famoso Ernesto de la Cruz, nel giorno dei Morti ruba la chitarra di questi e si ritrova nel mondo dei defunti... Raramente sono stata delusa de un film Pixar, ma questa volta devo dire che si sono superati, riproducendo il miracolo di riuscita di Inside-out. L'altro lato della medaglia è che, come Inside-Out, questo non è un film per bambini. Vi si affrontano con estrema intelligenza, coraggio e raffinatezza i temi della morte, dell'

Assassinio sull'Orient Express

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Di e con K.Branagh, J.Depp, J.Dench, M.Pfeiffer, D.Ridley, P.Cruz, W.Dafoe, D.Jacobi. 2017 Visto a Clermont Ferrand alla sala de Le Paris, piuttosto piccola ma comoda e pulita. Il cinema serve popcorn ma niente gauffres, il che sarebbe stato gradito visto il freddo ma è comprensibile per necessità di igiene delle sale. Per fortuna c'è la possibilità della versione originale.  Hercule Poirot deve rientrare in Inghilterra, ove i suoi servigi intellettuali sono richiesti urgentemente, e parte da Istanbul con l'Orient Express, su cui viene prontamente commesso un delitto. Un malfattore mafioseggiante viene barbaramente crivellato di pugnalate ed Hercule, che sperava di godersi tre giorni di riposo e letture Dickensiane, si trova suo malgrado a dover smascherare l'assassino. Non ricordavo la trama del libro e non ho mai visto la famosa trasposizione di Sidney Lumet, quindi avevo una mente abbastanza aperta rispetto alla situazione e devo dire di essere soddisfat